La luna nel pozzo - indice
SECONDO INCONTRO - parte prima
Il
testo pilota e l'importanza del rivedere
Uno dei metodi più usati per arrivare
ad un buon risultato nella stesura dei contenuti consiste nel
redigere un testo-pilota e sottoporlo all'azienda-cliente. Il
testo pilota, per me, è un testo allo stato grezzo da proporre
in tempi brevi. Da esso il vostro interlocutore può comprendere
quale stile avete intenzione di adottare e quali sono i contenuti
che intendete introdurre nel profilo aziendale. Può darsi
che vada tutto bene, in questo caso avrete lavorato con profitto
e starà alla vostra professionalità migliorare attraverso
la revisione del testo ciò che al cliente appare già
un buon risultato . Se, invece, quello che avete scritto non corrisponda
alle aspettative del cliente, sarà attraverso le sue nuove
indicazioni che potrete giungere alla stesura di un buon testo.
Prima di consegnare la versione definitiva, rileggete con attenzione
e, soprattutto, fate rileggere da una persona di cui vi fidate.
È infatti difficile essere terzi rispetto al proprio lavoro:
alcuni errori e concetti poco chiari sfuggono anche alla duecentocinquantesima
lettura.
Scrivere un profilo aziendale
Il profilo aziendale è una sintesi
di informazioni sulla storia dell'azienda, sulle sue caratteristiche,
sui suoi prodotti, sui suoi servizi. Può essere scritta
in quattro righe, come occupare un'intera brochure, o un intero
sito. Molto dipende, come per altri contenuti, dalle finalità
per cui viene scritta. Molto dipende da quanto l'azienda vuol
dire, perché, per citare Annamaria Testa (La parola
immaginata, Parma, Pratiche Editrice, 1988): Le aziende
sono come le persone: diverse per carattere, attitudini, fortuna,
stile. Ciascuna ha un proprio modo di presentarsi al pubblico.
Questo modo, di solito, è quello del titolare, o dei titolari.
In questi anni ho scritto decine di profili, ne riporto alcuni
a mo' d'esempio e, fra parentesi, il medium per il quale sono
stati scritti.
Gruppo Brandolin Dottor, alta qualità
per l'arte
Il Gruppo Brandolin Dottor è formato da due aziende
che operano in stretta sinergia: la Brandolin Srl, nata nel 1836
e specializzata nel restauro conservativo e strutturale di beni
artistici e architettonici, e la Dottor Srl, certificata Iso 9002
e partner di spicco nel restauro artistico.
La sede del Gruppo si trova a 40 chilometri da Venezia e guarda
il castello di Conegliano, città patria del pittore Giovan
Battista Cima e sede della più antica Scuola enologica
d'Italia.
Il fatturato nel 2001 è stato di 12 miliardi, il budget
di previsione per il 2002 è di 20 miliardi, i dipendenti
sono attualmente 50, gli studi di consulenza e i laboratori di
analisi che collaborano in modo permanente con l'azienda sono
20.
Confronto con la committenza, conoscenza dell'esistente, sicurezza,
progettazione e programmazione dell'intervento, maestranze qualificate
sono i fattori determinanti dell'alta qualità nel Gruppo
Brandolin Dottor diretto dai fratelli Pietro e Roberto Dottor.
Un'azienda fondata sulla capacità di "fare squadra"
per ottenere il meglio da ognuno a vantaggio di tutti. Chi fa
parte del Gruppo si sente protagonista di una missione importante:
salvare e preservare i tesori del passato.
(cartella stampa, cd-rom)
Faram: la sua storia, la sua etica
Nel 1957 Uberto Bacilieri fonda la Faram. Ha una chiara visione
del mercato dell'arredamento per la casa e dell'etica del
lavoro, i cui valori sono la libertà, la responsabilità
nei confronti della società e dell'ambiente, e la progettualità
intesa come capacità di anticipare le soluzioni migliori.
Faram si afferma rapidamente e nel 1970 concentra tutte le sue
risorse nella produzione dei mobili per ufficio, settore
nel quale oggi è prima in Italia per fatturato, con 393
addetti e 8 unità produttive che occupano un'area complessiva
di 200.600 metri quadrati.
Altra tappa fondamentale è segnata nel 1992 dalla nascita
della Faram Divisione Comunità, attualmente in fase
di crescente espansione nel mercato europeo.
Un'importante storia imprenditoriale accompagnata da concrete
scelte etiche e da una Cultura della Qualità.
La Qualità è interpretata da Faram come un sistema
di miglioramento continuo nell'organizzazione dell'azienda e nella
realizzazione di prodotti dagli elevati standards di funzionalità,
ergonomia, durata, ecocompatibilità.
(sito Internet, le parole in neretto rinviano ad altri testi,
i cosiddetti ipertesti)
Glass: un partner di qualità
La Glass di Oderzo è una delle prime aziende italiane nella
produzione di vasche per idromassaggio.
Il suo nuovo stabilimento, che si estende su una superficie operativa
di 20.000 mq., possiede alcune fra le più avanzate macchine
nel settore.
Il suo successo deriva da una filosofia aziendale che ha sempre
privilegiato l'aggiornamento tecnologico, la ricerca della qualità
(ogni prodotto è certificato conforme alle normative europee
in materia di sicurezza dagli enti VDE e IMQ, ed è stato
già avviato l'iter per ottenere la certificazione ISO 9000)
e la valorizzazione delle risorse umane.
Efficace anche l'azione di marketing e di advertising. Le sue
ultime campagne sono apparse sulle maggiori testate giornalistiche
italiane, ottenendo il massimo
apprezzamento dai consumatori.
(redazionale per rivista di settore)
Una proposta esclusiva
per una ristorazione di successo
Nel settore della ristorazione uno dei principali fattori di successo
è la scelta di alleati in grado di garantire un servizio
commerciale efficiente e di assicurare la scelta delle migliori
materie prime: una selezione difficile che richiede un continuo
aggiornamento e significativi investimenti in termini di tempo
e di risorse umane.
Il Gruppo Galli dal 1951 ha maturato un'esperienza insostituibile
nell'ambito del mercato alimentare, sviluppando una filosofia
imprenditoriale che ha come obiettivo primario la massima soddisfazione
del cliente.
Un principio che con il Gruppo Galli si traduce nella totale affidabilità
della sua rete commerciale e delle sue forniture.
Dal piccolo ristorante riservato a una clientela d'élite,
alla catena di ristoranti e alberghi che si rivolgono alla clientela
medio-alta, il Gruppo Galli individua la fornitura ottimale in
termini di tempi, costi e qualità delle materie prime richieste.
Un vantaggio esclusivo che il Gruppo Galli può proporre
grazie alla sua consolidata rete di collaborazioni e all'efficace
coordinamento delle diverse società che fanno capo al Gruppo.
Per questo il Gruppo Galli è già stato scelto da
più di duecento clienti, che sono fra i nomi più
prestigiosi di Roma nel campo della ristorazione di alta qualità
e nel settore alberghiero.
(brochure di presentazione)
Gli esperti in cucina
I professionisti del freddo
Allearsi con Alpeninox significa scegliere un'insostituibile combinazione
di esperienza e professionalità nel campo della ristorazione.
Un puzzle versatile e flessibile, le cui tessere compongono sempre
la migliore risposta alle esigenze del cliente.
I suoi prodotti sono certificati dai più importanti enti
europei e sono caratterizzati da elevati standards tecnologici,
qualitativi e funzionali. Un ventaglio di opportunità che
fornisce all'operatore gli strumenti ideali per lavorare in modo
razionale ed efficace.
L'azienda affianca inoltre il cliente con un articolato programma
di assistenza pre e post vendita.
Nella fase iniziale il dialogo con una rete vendita preparata
e competente è di insostituibile aiuto nella comprensione
dei problemi e nell'individuazione delle relative soluzioni.
I progetti, elaborati da moderni sistemi informatici, vengono
quindi realizzati e completati dai necessari supporti tecnico-formativi
e di consulenza sia in fase di installazione che di utilizzo delle
macchine.
Alpeninox: la combinazione vincente.
(catalogo di presentazione dei prodotti)
Scrivere un profilo aziendale
per un medium e titolarlo
Il gruppo si è esercitato nella scrittura
e titolazione di un profilo aziendale sulla Latteria di Soligo
in base alle seguenti informazioni:
La Latteria di Soligo è stata fondata nel 1883, lavora
600.000 quintali di latte all'anno, impiega oltre 120 dipendenti,
ha 500 soci conferenti, una rete vendita di 70 agenti in tentata
vendita. Il caseificio di Soligo si estende su una superficie
complessiva di oltre 40.000 mq. e quello di Capo Sile su un'area
di oltre 15.000 mq. Dal punto di vista economico la Latteria di
Soligo ha chiuso il 2000 con un fatturato di 87,5 mld di lire.
La ricca gamma di prodotti tipici della Soligo
comprende: latte fresco pastorizzato, latte di alta qualità
da stalle selezionate dei soci, Lea la Casatella Trevigiana, mozzarella
fresca senza aggiunta di acido citrico, mozzarella per pizza di
cui Soligo è leader nel mercato veneto e della Romagna,
burro tradizionale di panna fresca (Soligo è l'unica produttrice
di questo prodotto a livello nazionale), ricotta fresca non pastorizzata,
mascarpone, Fresco sì, tenerello, stracchino, caciotta,
ricotta affumicata, formaggio latteria Soligo sia fresco che mezzano
e stagionato anche a 24 mesi, Montasio, Asiago, il dessert Fratino
e yogurt.
La nota multinazionale italiana Ferrero S.p.A.
ha scelto Soligo come partner commerciale per le province di Treviso
e Venezia. L'accordo, siglato in questi giorni dai vertici aziendali,
prevede che la Soligo distribuisca ai suoi 1981 clienti i prodotti
Kinder Fetta Latte e Kinder Pinguì.
Per quanto riguarda il medium, si poteva scegliere
fra brochure, redazionale, Internet..
Alcune note sui media. Nella brochure ci sono sicuramente delle
foto che illustrano i prodotti, e lo spazio dedicato all'indirizzo
e ai numeri di telefono dell'azienda. Si può scrivere di
più e ci si può soffermare sulla strategia aziendale.
Nella stesura di un redazionale dovete chiedervi quanto è
conosciuta l'azienda. Ve l'immaginate la Fiat che racconta ogni
volta la sua storia? In ogni caso converrà trattare sempre
un argomento specifico, se c'è, e svilupparlo.
Nel sito Internet sapete che potete avvalervi dell'ipertesto,
cioè delle parole-link che rimandano ad altri testi, ma
non esagerate. Dovete dire tutto "in quattro righe"
e considerare che non tutti hanno voglia di "cliccare"
per andare a leggere gli ipertesti.Usate con parsimonia le parole-link."
Nei profili che seguono, che vengono riportati così come
sono stati scritti nei pochi minuti dell'esercitazione, emerge
l'importanza che hanno l'organizzazione delle informazioni e la
scelta delle parole.
Il profilo Internet di Elisa:
Soligo: il latte della tradizione
I prodotti caseari Soligo nascono dalla più antica
cooperativa del Veneto. Con un caseificio di 40.000 mq. e
600.000 quintali di latte all'anno, la Soligo ha chiuso il 2000
con un fatturato di 87,5 miliardi. Tra le novità spicca
oggi un importante accordo con la Ferrero per una distribuzione
combinata dei prodotti delle due aziende.
Link:
Prodotti caseari Soligo: dai controlli più selezionati
nascono i migliori prodotti Soligo: il latte fresco alta qualità,
il latte pastorizzato e UHT, la casatella trevigiana Lea, la mozzarella
fresca o per pizza, il burro più classico, i buoni formaggi
e lo yogurt.
Antica cooperativa: fondata nel 1883, attualmente vi lavorano
120 dipendenti e più di 500 soci conferenti. Porta un nome
ormai affermato, indice di qualità e tradizione.
Ferrero: partnership di buona sinergia con un'azienda di
spicco. Per le zone di Treviso e Venezia arriva la distribuzione
di Kinder fetta al latte e Kinder Pinguì.
Laura C ha scritto un redazionale per la cartella stampa da distribuire
in fiera:
Latte Doc
Da sempre vigile alla qualità dei prodotti fin dal 1883,
la Cooperativa Soligo ha perfezionato nel tempo i suoi metodi
di scelta e lavorazione del latte.
Nei 40.000 mq dello stabilimento sito a Soligo (TV) si avvicendano
ben 120 dipendenti nella cura dei prodotti caseari rinomati in
tutto il Veneto.
L'attenzione alla genuinità dei 600.000 ql di latte che
la Cooperativa Soligo lavora annualmente, ha portato i 500 soci
produttori a chiudere il 2000 con un fatturato in crescita di
£ 87.500.000.000.
La serietà negli affari e l'ottima catena del freddo che
possiede, hanno persuaso la Ferrero a firmare un accordo con la
Cooperativa Soligo che li vedrà uniti nella distribuzione
dei loro prodotti nelle province di Treviso e Venezia.
Latte fresco di alta qualità, latte UHT, LEA la casatella
trevigiana, burro, yogurt, formaggi freschi e stagionati, la mozzarella
fresca e la mozzarella per pizza, di cui è leader nel mercato
Veneto e della Romagna, questi i prodotti in vendita.
Qualità, cura, genuinità e onestà, questi
gli ingredienti per il successo della Cooperativa Soligo.
Altri profili
La fabbrica, grandissima e bassa, ronzava
indifferente, ferma come il lago di Candia in certe sere in cui
è solo, in mezzo a tutto il paesaggio, ad avere luce. Nemmeno
in Germania avevo visto una fabbrica così grande; così
tutta grande subito sulla strada, senza recinti e cancellate dove
la gente potesse lavorare avanti e indietro, tra il chiuso e l'aperto.
Io pensavo che una fabbrica avesse bisogno di movimento e quindi
di cortili e di spazi, un poco come le officine dei meccanici,
dove gli operai in tuta trafficano sempre tra il banco, le macchine
e la strada. Le porte di queste officine reggono chiavi, martelli,
tubi, e servono a provare le vernici e i fuochi. La fabbrica era
invece immobile come una chiesa o un tribunale, e si sentiva da
fuori che dentro, proprio come in una chiesa, in un dentro alto
e vuoto, si svolgevano le funzioni di centinaia di lavori.
Paolo Volponi, Memoriale, Torino, Einaudi, 1981
Il socio più importante di questa
ditta, quello che ha più soldi, che è sempre malato
in un luogo imprecisato, ha voluto, non so per quale capriccio
di un intervallo della malattia, avere una fotografia di gruppo
del personale dell'ufficio. E così, ieri l'altro, ci siamo
schierati tutti in posa, su indicazione dell'allegro fotografo,
contro il tramezzo bianco-sporco che divide, con il fragile legno,
l'ufficio comune dal gabinetto del signor Vasques. Il signor Vasques
stava al centro; ai due lati, in una distribuzione prima definita,
poi casuale di categorie, le altre anime umane che ogni giorno
riuniscono in questo luogo i loro corpi per attendere a piccoli
doveri di cui solo il segreto degli Dei conosce l'ultimo scopo.
Fernando Pessoa, Il libro dell'inquietudine, Milano, Feltrinelli,
1999
Link, ipertesto e ipersommario
Se io tocco una conchiglia che cosa succede?
Nella mia mente si forma un "iperpensiero" sulla conchiglia,
penso al mare, o al contatto che c'è fra il mio dito e
la superficie rugosa, oppure al suo colore, al mollusco che la
abitava, attraverso la conchiglia il pensiero può toccare
il mare, l'universo, l'infinito.
La stessa cosa accade, in modo molto più limitato con i
link (in inglese: anello di una catena) dell'ipertesto la cui
utilità maggiore all'interno del sito è quella di
consentire di andare da una pagina all'altra. I link degli ipertesti
e quelli dei sommari sono strettamente legati al medium: sono
il modo più veloce per sfogliare il libro-sito che ci sta
davanti. Se le pagine del sito fossero da leggere attraverso uno
scorrimento verticale si potrebbe parlare di sito-pergamena. Invece,
proprio come accade nei libri, i contenuti sono ordinati in paragrafi
o directory, come le buste di un archivio, alcune parole rimandano
ad ampliamenti e commenti, in molte pagine sono presenti vari
sommari. In questo senso vorrei fare una differenza fra i link
degli ipertesti all'interno di un testo, non molto usati, e i
link dei sommari che rimandano a ipersommari, al contrario, onnipresenti.
La differenza della scrittura in Internet, rispetto al libro,
sta nella leggerezza materiale, che diventa spesso anche concettuale
sia dal punto di vista dell'autore che del lettore. A differenza
dei media stampati, può essere continuamente rivisitata,
modificata, aggiornata in tempo reale. È una leggerezza
che spesso diventa precarietà del processo di lettura.
Per valutare la parola ipertesto e anche per trarre uno spunto
sul modo con cui sviluppare i testi all'interno di un sito, è
interessante ricordare una riflessione di Franco Carlini (Lo
stile del web, Torino, Einaudi, 1999): "Da un certo
punto di vista, a ben pensarci, ogni testo è un ipertesto,
anche quando costruito in maniera monolitica e sequenziale. Infatti
il suo autore lo scrive comunque all'interno di una rete di riferimenti
culturali cui rimanda implicitamente o esplicitamente. E' quella
che viene chiamata intertestualità: 'il testo può
essere letto solo in relazione ad altri testi'."
(La citazione è di Jonathan Culler)
Mappa
del sito
Alla luce di quanto detto, emerge ancora una
volta la questione cruciale della scelta e dell'organizzazione
delle informazioni, che per il sito avverà soprattutto
in sommari e ipersommari. Indici che sono riassunti dalla mappa
del sito, la quale mostra come i contenuti siano stati organizzati
secondo titoli e gerarchie. Consultabile o sottintesa, essa può:
- costituire il progetto del sito;
- essere desunta in un momento successivo alla sua realizzazione;
- essere, data la caratteristica di continua revisione, il risultato
di un work in progress.
Organizzazione dei contenuti del sito
Un buon esercizio per acquisire una certa
familiarità con l'organizzazione e la titolazione dei contenuti
è quello di analizzare le mappe, o sitemap in inglese,
di alcuni siti molto ricchi di informazioni. Per esempio potete
prendere in considerazione:
www.comune.pisa.it
www.mestierediscrivere.com
www.unibo.it
www.italianoscritto.com
Altri esercizi utili consistono nel riorganizzare le informazioni
di un sito secondo nuovi criteri e gerarchie; oppure nel progettare
un sito dedicato a quella che rappresenta una delle vostre passioni:
viaggi, letture, cucina, cinema. Si tratterà in quest'ultimo
caso di scegliere i titoli della home page che andranno a costituire
il sommario principale, e quindi di pensare ai contenuti subordinati
e ai relativi ipersommari.
In una fase successiva, nel caso in cui l'esercitazione si trasformasse
in realizzazione, durante la stesura dei testi potrete individuare
le eventuali parole-link che fungeranno da collegamento fra il
testo e l'ipertesto, cioè un altro testo da voi giudicato
attinente.
L'esercitazione è consistita in una prima organizzazione
dei contenuti di un possibile sito riguardante l'azienda del marito
di Ivana.
Un'altra utile esercitazione per appropriarsi dell'organizzazione
dei contenuti di un sito è quella di raccontare il sito
come se dovesse essere presentato in una rivista. A questo proposito
riporto l'articolo da me redatto come addetto stampa del Gruppo
Brandolin Dottor per una rivista di restauro.
Raccontare
un sito web
San Giorgio on-line piace agli americani.
Il sito www.brandolin.it
dedicato al restauro della facciata della basilica di San Giorgio
Maggiore è stato seguito via Internet da 2210 americani
e da 1068 italiani. I dati riguardano gli ultimi quattro mesi
dell'intervento che si è concluso in novembre. Il tempo
complessivo di permanenza davanti al sito è stato di 120
ore, mentre i picchi di accesso si sono registrati in corrispondenza
dell'intervento con la tecnologia laser sui dogi Tribuno Memmo
e Sebastiano Ziani e nel periodo della conclusione dei lavori.
L'ipotesi più ragionevole sulla cospicua affluenza americana
è, da un lato, la quasi generale diffusione degli accessi,
dall'altro, la grande passione per un settore come il restauro
sul quale l'Italia, per il suo immenso patrimonio artistico e
la sua storia millenaria, è all'avanguardia sia come tecnologia
che come metodologie di lavoro. Il sito, oltre ad essere stato
premiato dagli utenti americani, ospita anche importanti apprezzamenti
sul restauro che sono venuti da protagonisti della vita veneziana
come Lionello Puppi, uno dei più noti esperti a livello
internazionale di Andrea Palladio, Renzo Zorzi, segretario della
Fondazione Cini, Paolo Costa, sindaco di Venezia, padre Basilio
Spolverato, priore del Monastero di San Giorgio Maggiore, Giandomenico
Romanelli, direttore dei musei civici veneziani.
Il Gruppo Brandolin Dottor di San Vendemiano è l'unica
azienda italiana che ha realizzato un sito di aggiornamento in
tempo reale sul restauro (il sito sul Mosè di Michelangelo
è nato per iniziativa pubblica e contiene molte meno informazioni).
L'intervento sulla facciata della basilica di San Giorgio Maggiore
a Venezia è stato raccontato in rete attraverso varie sezioni
informative. I lavori, durati 9 mesi, costati 845 milioni, sono
stati finanziati dal Ministero dei Beni Culturali, diretti dalla
Soprintendenza per i Beni Architettonici e per il Paesaggio di
Venezia ed eseguiti dal Gruppo.
All'indirizzo www.brandolin.it
il navigatore si è potuto rendere conto giorno per giorno
di ciò che accadeva. Oltre a data, temperatura, umidità,
le informazioni sono state suddivise in sei sezioni:
1) "il restauro" con una presentazione generale della
facciata e della sua storia, le prime valutazioni della direzione
lavori, il cantiere, le indagini specialistiche, gli obiettivi
e i tempi.
2) Il giornale di cantiere aggiornato quotidianamente con le operazioni
effettuate e di cui si forniscono alcuni giorni campione come
esempio:
Venezia, 20 Aprile 2001
Dopo le velinature su scaglie decoese, stanno proseguendo le operazioni
di pulitura con impacchi a soluzione basica e i lavori di consolidamento.
Si è proceduto anche alla sostituzione dei vecchi perni
in ferro e alla rimozione delle vecchie chiodature, soprattutto
nella parte centrale della facciata, sopra il portale, e vicino
al timpano. Per la prossima settimana verranno prese decisioni
molto importanti riguardo alla patina superficiale. Differente
sarà il tipo d'intervento se si accerterà che essa
è dovuta ad agenti atmosferici, oppure se fu appositamente
realizzata con silicati.
Venezia, 17 Luglio 2001
Microsabbiatura dei capitelli dell'ordine minore. Stuccature e
microstuccature sul piano dei sottotimpani. Rimozione dei depositi
superficiali sul rivestimento in rame del portone della Basilica
mediante microvaporizzatore. Pulitura a laser dei bustini in marmo
di Carrara. Eseguito campione di rivestimento in lamina foglia
oro di una lettera del riquadro centrale.
Venezia, 06 Agosto 2001
Eseguita stuccatura e microstuccatura sui piani del portale; terminata
la pulitura a laser sul busto laterale sinistro in marmo di Carrara.
Preparazione per consolidamento sottovuoto sul busto laterale
destro in marmo di Carrara. Rimozione di vecchie chiodature e
stuccature cementizie. Visita della Direzione Lavori.
Venezia, 21 Settembre 2001
Effettuato il trattamento protettivo sul piano dei festoni e sulla
scultura laterale sinistra del timpano; rimozione di vecchie stuccature
e relative integrazioni sul basamento della facciata. Realizzate
delle sfumature con microsabbiatrice sulle parti nere delle statue
in arenaria del timpano. Consolidamento tramite colata di resina
epossidica dell'interno del barbacane ricostruito del cornicione.
Trattamento con protettivo acrilico Incralac sulle aureole delle
sculture del timpano. Inizio restauro del portone (parte lignea
e lastre in rame). Pulizia e riordino cantiere.
Venezia, 15 Ottobre 2001
Eseguita pulitura delle lamine in rame del portone d'ingresso.
Da oggi sono iniziati i lavori di smontaggio dei ponteggi. Visita
della Direzione Lavori.
3) Gli appuntamenti, con le indicazioni di
eventuali conferenze stampa o collegamenti call web.
4) I video-streaming con la proiezione di una sintesi della conferenza
stampa di presentazione, di alcune fasi di pulitura, dell'intervento
laser sulle statue dei dogi.
5) Il forum aperto agli studiosi, agli architetti o , più
semplicemente, agli appassionati.
6) "Chi ha tradito il Palladio" è stato il titolo
della sezione che ha riproposto la dibattuta questione sulla fedeltà
della facciata al progetto del maestro.
Per quanto riguarda la grafica si è scelto un disegno semplice
e alcune foto inerenti al restauro, mentre le informazioni principali
sono state tradotte in inglese per favorire la fruizione da parte
degli utenti dell'area anglosassone e non solo. Il sito www.brandolin.it
verrà aggiornato entro il 2002 con altre sezioni dedicate
ai restauri attualmente in corso, fra cui il Convento di San Francesco
di Conegliano e Villa Ca' Zenobio a Treviso.